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Una casa come una nave bianca, pronta al varo dalla darsena sulla riva.
All’interno, dai ponti e dalle scalette ci si comunica la situazione: “artisti” lavorano negli studi, bambini costruivano fantastiche macchine e disegnavano la loro realtà.
La luce gioca dai fori tagliando diagonali sui colori. Da dentro si può decidere cosa vedere fuori, come dosare la luce: i diaframmi regolano e filtrano paesaggi limitati.
L’acqua del fiume descrive in silenzio il suo lungo esse dal verde di Villa Letizia al ponte Ottavi. Cinque cigni bianchi vengono rispettosi a mangiare le alghe vicino alla barca. I merli irrispettosi invece si mangiano i fichi e le marinelle piantate dal nonno.
I tetti a terrazza sono a contatto col cielo.
E ogni tanto il camino rosso e nero sbuffa e qualche sifone “sirena” come un rimorchiatore…

© Marisa Bandiera Cerantola – testo di Paolo Bandiera – da Marisa Bandiera Cerantola Le opere e i giorni